Emergenze sanitarie, un teramano dell’Izs nel team di 17 esperti dell’Oms

Alessandro Ripani entra a far parte del Technical Advisory Group che deve studiare e pianificare la risposta sanitaria dell’Europa

TERAMO – Alessandro Ripani, dell’Istituto Zooprofilattico ‘Caporale’ di Teramo, è uno dei due italiani selezionati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per far parte del Technical Advisory Group composto da 17 esperti internazionali al lavoro sulla nuova strategia e piano d’azione 2024-2029 nella Regione Europea per rafforzare la preparazione, la risposta e la resilienza alle emergenze sanitarie. Gli obiettivi del neo costituito Gruppo di lavoro sono quelli di prepararsi per prevenire e rispondere nel miglior modo possibile alle emergenze sanitarie, poi assicurare che i servizi di assistenza essenziali siano conservati durante la risposta all’emergenza.

L’OMS intende ripensare e ristabilire strategie regionali di preparazione e risposta alle emergenze sanitarie basate sulle lezioni apprese dalla pandemia da Covid-19, nella convinzione che sarà necessario uno sforzo mirato per affrontare le lacune individuate durante le quattro fasi del ciclo dell’emergenza: prevenzione, preparazione, risposta e recupero.

Il 27 e 28 giugno c’è stato il primo incontro del Gruppo di lavoro presso l’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa di Copenaghen. Il nostro compito è consigliare l’OMS sullo sviluppo della strategia e del piano d’azione, tenendo conto dei processi globali in corso e adattando queste esigenze alla Regione europea dell’OMSAnche per questo lavoreremo in stretta relazione con le raccomandazioni del ‘Pan-European Commission on Health and Sustainable Development’ dell’OMS presieduto dal prof. Mario Monti” – specifica il Alessandro Ripani –. Il nostro lavoro sarà in linea con i principi chiave dell’architettura globale emergente per la preparazione, la risposta e la resilienza alle emergenze sanitarie, focalizzandoci su aspetti quali il buon governo, i sistemi efficaci e la sostenibilità finanziaria, attraverso un approccio all-hazards e One Health, ovvero un approccio che tenga conto di tutti i possibili rischi anche nelle fasi pre emergenziali nell’ottica della Salute Unica: l’integrazione tra medicina umana e medicina veterinaria su specifiche tematiche – ad esempio la capacità diagnostica, la sorveglianza e la ricerca – è un processo inarrestabile. È quindi necessaria la condivisione di conoscenze, tecnologie diagnostiche e materiale biologico”.

“Professionisti del nostro Istituto fanno parte di gruppi di lavoro e commissioni internazionali di grande prestigio. Inoltre, nel corso degli ultimi 25 anni, sono stati distaccati in qualità di esperti presso la Commissione Europea e le principali Organizzazioni internazionali come la FAO e l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (WOAH). Lo stesso Alessandro Ripani negli ultimi 15 anni ha prestato servizio nella sede centrale della WOAH di Parigi e nella Rappresentanza sub-regionale di Tunisi – sottolinea il direttore generale dell’Izs di Teramo, Nicola D’Alterio –. Questo riconoscimento premia il lavoro di tutto l’Ente e testimonia ancora una volta la capacità dell’Istituto di essere protagonista nello scenario nazionale e internazionale grazie alle attività che quotidianamente svolge per tutelare la salute pubblica nella sua interezza, e direi anche complessità, poiché la salute umana è indissolubilmente legata a quella degli animali e dell’ambiente”.